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mercoledì 18 marzo 2009

La scuola non serve a diventare ricchi! Investire in immobili

Sento sempre più spesso professori, presidi e ragazzi dire che la scuola prepara il nostro futuro, che la scuola è l'unico modo che abbiamo per distingueri dalla massa, che studiando possiamo elevarci da un ceto basso, che con la scuola possiamo trovare un buon lavoro: un posto fisso ed uno stipendio sicuro.
Nella scuola quasi tutti i professori hanno mentalità da povero, quasi tutti i presidi hanno mentalità da povero, quasi tutti i ministri dell'istruzione hanno mentalità da povero, quasi tutti i genitori hanno mentalità da povero. Questo porta alla creazione di tanti schiavi dei soldi, di tanti bambini che sin da piccoli sono ammaestrati a diventare perfetti impiegati: saranno bravi ragazzi che sapranno tante cose, avranno molte conoscenze e saranno facilmente controllabili perché gestibili con un aumento di paga. L'impiegato che tutti vorrebbero è proprio quello che ha bisogno di soldi e che quindi ci tiene a rimanere in quel posto di lavoro. Purtroppo questo è quello che ci da la scuola, ma per essere ricchi l'ultimo metodo è quello di seguire un lavoro. Io non posso pensare di fare l'avvocato per diventare ricco, io posso pensare di essere avvocato, ma di fare ben altro per esser ricco.
Il proprietario di McDonald's chiese a dei ragazzi: voi che lavoro pensate che io faccia?
E' il proprietario di una catena di negozi che vende cibo!
No, io investo in immobili!
Come?
I miei locali sono nei migliori angoli di strada e le migliori piazze d'America e degli altri continenti ;-)

Ecco dunque che si può seguire la propria passione, arricchendosi in altri modi: io potrei fare l'avvocato ed usare gli introiti della mia attività per fare la compravendita di immbili... ma di questo ne parleremo un altro giorno...

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